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Vita da... Coworker!

 

Intervista a Gianni Martari

1. In cosa consiste il tuo lavoro?
Il mio lavoro è molto vario, mi occupo di progettazione educativa, qualcuno ci chiama educatori, qualcun altro animatori, a me piace definirmi animatore di comunità. Sono un libero professionista e collaboro con varie realtà pubbliche e private (Fondazioni, Comuni e cooperative sociali), questi committenti spesso hanno necessità di pensare e progettare servizi, eventi, percorsi di formazione rivolti ai giovani. Il mio ruolo è quello di aiutare i miei clienti nella costruzione delle soluzioni.

 2. Quale percorso di studio è necessario intraprendere per diventare coworker?
Il mio percorso di studi non è proprio lineare, ho una base scientifica, ho frequentato un Liceo tecnologico, ho conseguito una laurea triennale in Scienze della comunicazione e in seguito una specialistica in Intercultura e cittadinanza sociale.

3. Quali competenze specifiche servono?
Le competenze che utilizzo maggiormente nel mio lavoro sono di tipo relazionale, ascoltare le persone (i giovani, i clienti, gli insegnanti…) capire le loro esigenze e trovare in forma collaborativa delle soluzioni che risolvano i problemi evidenziati. Se devo scegliere quella che utilizzo quotidianamente direi il problem solving, la capacità di trovare soluzioni immediate a problemi semplici e anche complessi.

4. Ci sono prospettive occupazionali?
Come in tutti i lavori l’occupazione non è certa, è necessario impegnarsi con generosità, avere voglia di imparare dalle persone con cui si collabora, per essere sempre più competenti. Il mondo dell’educazione, della formazione è di certo insieme alla tecnologia uno dei settori in forte espansione. Tutti noi abbiamo necessità di apprendere per tutto l’arco della vita.

5. Aspetti positivi e punti deboli della tua professione
Aspetti positivi: grande possibilità di cambiamenti, lavorare con le persone (con i giovani in particolare) non sarà mai monotono o ripetitivo.
Aspetto negativo: La mia professione troppo spesso viene considerata come non indispensabile, in fondo tutti i genitori sono un po’ educatori. A volte si è visti come “quelli che badano ai ragazzi” ma in realtà credo che insegnanti, educatori, animatori stiano svolgendo un ruolo importantissimo per l’evoluzione della nostra società. Formare gli adulti di domani è una responsabilità grandissima

6. Qual è il tuo motto?
Faccio una cit. Lascia il mondo un po’ migliore di come lo hai trovato!

? Crediamo che conoscere da vicino le professioni che si aspira a svolgere nel futuro, o scoprirne di nuove, possa essere d'aiuto per la scelta del percorso di studi. Per questo nel nostro Blog condividiamo testimonianze come quella di Barbara (fashion designer), Rossana (copywriter), Gaia (storyteller), Francesca (giornalista)...

A cura di Rosamaria Provenzale

FORMAZIONE POST-DIPLOMA, PERCORSO PROFESSIONALE