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Orientamento al COSP, uno sguardo al futuro

Da tempo il COSP ha interesse ad ampliare le sue prospettive e a capire la situazione relativa all’orientamento in altri stati Europei come spunto per il proprio sviluppo.

Quest'estate, la direttrice Lisa Conforto ha colto l’occasione di avere come tirocinante Sofia Marchesini, una studentessa di International and Comparative Education all’Università di Stoccolma. Quest’ultima, utilizzando le competenze sviluppate durante gli studi, ha affiancato la direttrice per una ricerca che è stata presentata nell’incontro con gli orientatori COSP, intitolata Prospettive e modelli europei per lo sviluppo dell’orientamento.

L’attività è iniziata con la presentazione delle organizzazioni internazionali OCSE e UNESCO, importanti enti che operano e fanno ricerca, tra gli altri, nel settore dell’Educazione. La premessa ambiva a contestualizzare la prospettiva scelta per l’incontro: più ‘distante’ e internazionale. OCSE è la principale organizzazione per la ricerca e lo sviluppo economico e segue numerosi studi nell’ambito educativo e in quello relativo al mondo del lavoro, opera principalmente nei paesi più ricchi (Europa dell’ovest, nord-centro america, Oceania, Giappone) . Nei paesi ricchi, come quellieuropei, l’UNESCO, organizzazione della Nazioni Unite, opera maggiormente su un piano normativo definendo obiettivi e standards (si veda l’Agenda 2030).
Dopo la contestualizzazione, è stato presentato il Sistema Orientamento in tutte le sue componenti:
- Servizio informativo
- Formazione
- Finanziamenti
- Coordinamento e leadership
- Qualità
- Efficacia ed efficienza
Per ogni componente sono stati individuati dei punti di riflessione e i principali ostacoli da affrontare, proponendo esempi concreti di realtà europee che hanno applicato strategie per risolvere o gestire le difficoltà emerse.
Sono state inoltre discussi i principali highlights emersi dalle ricerche relative all’orientamento:
- Iniziare a fare orientamento presto (dalla scuola elementare, o prima ancora)
- Intervenire nei punti di transizione chiave, con metodi pro-active
- Avere orientatori ben preparati
- Integrare gli insegnanti
- Lavorare con gli ICT
- Adottare approcci personalizzati
- Puntare l’attenzione sui gruppi più svantaggiati
- Cercare di agire sulle policies

In conclusione, Sofia ha presentato brevemente i trend individuati dall’OCSE, che, secondo l’organizzazione, stanno modificando in maniera importante la società e che, quindi, non possono essere ignorati dall’educazione.

Il COSP da questo incontro riparte più motivato che mai per il prossimo anno scolastico,consapevole di stare facendo un buon lavoro, ma di poter fare più. Ad esempio, iniziando l’attività di orientamento con bambini di fasce d’età più giovani, e quindi dalle elementari, lavorare sempre più approfonditamente sui monitoraggi dei progetti, inmaniera qualitativa, cercando di pubblicarle e collaborando sempre più con altri enti diorientamento, in Italia ma anche in Europa.

 

A cura di Sofia Marchesini

ATTIVITÀ EXTRA CATEGORIA, PERCORSO PROFESSIONALE