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VEDERE IL FUTURO ATTRAVERSO LE GENERAZIONI...PASSATE, PRESENTI E FUTURE!

 

Le generazioni a confronto sono una chiave di lettura straordinaria per leggere il futuro. Ciascuna porta valore, punti di forza e punti di debolezza che diventano poi leve per la gerazione successiva.
Ma chi sono? Quali sono le loro caratteristiche? Cosa pensano del lavoro? Quali sono gli stereotipi che più le colpiscono?
Per l’approfondimento di questo articolo ci siamo avvalse di una delle maggiori esponenti italiane, Isabella Pierantoni, che ha dato vita ad un progetto, “Generation Mover” dal quale abbiamo preso spunto.

Seguendo la definizione di Lynne Lancaster e David Stillman in “When generations collide”, una generazione si definisce quando «gli eventi e le condizioni sociali che ciascuno di noi vive negli anni della sua formazione (di solito la fase adolescenziale), contribuiscono a determinare chi siamo e come vediamo il mondo. Il risultato di questi eventi e condizioni è l’adozione, da parte di ogni generazione, di una sua propria ‘personalità generazionale’».
Ogni generazione ha delle caratteristiche comuni quali ad esempio:
- L’intervallo temporale, ovvero si stima che ogni generazione abbia una durata di 15/20 anni, con uno scostamento di 5 anni tra studiosi del fenomeno;
- Le generazioni hanno le stesse caratteristiche in tutto il mondo;
- All’interno della stessa generazione gli individui mantengono la loro unicità;
Osservando la linea del tempo riportata qui sotto è possibile individuare subito a quale generazione apparteniamo (Figura 1)

 

timeline generazioniFigura 1 

 

Ma quali sono le principali caratteristiche di ciascuna?

La generazione dei baby boomers ad esempio è quella dei grandi cambiamenti storico culturali, è definita anche generazione del cambiamento. Sono tutti quelli che fin da piccoli cominciano a darsi da fare e a fare amicizia con la tecnologia e l’innovazione. E’ la generazione dove tutto è possibile, figli di chi è tornato dalla guerra e ora possono studiare, mangiare, vivere meglio di prima. Le donne cominciano a farsi sentire, sono le attuali 60enni, che oggi non lasciano ancora il lavoro. Uno tra i tanti leader che spicca in tutto il mondo Barrack Obama, uno dei giochi di quando i boomers erano piccoli “campana”. (Foto 1)

 

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Foto 1

X GENERATION (1965-1979)
Chi appartiene a questa generazione è consapevole di minori possibilità rispetto ai Boomers, sono coloro che negli anni ’90 vivono la crisi economica ed imparano a conoscere la disoccupazione e il divorzio, il cambiamento per loro è una necessità più che un valore. Molti cantautori di quegli anni scriveranno canzoni che segneranno anche le generazioni future. (foto 2: Lucia Dalla, Sanremo 1971, “4 marzo 1943”) 

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Foto 2 

I MILLENIALS O GENERAZIONE Y (1980-1995)
Definita anche Net Generation è la generazione sulla quale si è scritto di più e per questo anche più stereotipata. Vivono il lavoro in modo completamente diverso dalle generazioni precedenti, sviluppano carriere parallele, cercano un equilibrio tra la vita professionale e privata, l’approccio “green” diventa per loro uno stile di vita. Uno fra tutti ad appartenere a questa generazione Mark Zuckerberg. (foto 3).

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Foto 3

GENERAZIONE Z (1996-2010)
Sappiamo ancora poco di loro, i primi ad entrare nel mondo del lavoro, sono attualmente poco più che diplomati. Sono i primi ad aver avuto accesso non solo alle tecnologie ma al web, soprattutto al web. Sono quelli delle nuove sfide educative, molto più pragmatici e concreti, sono veloci più che precisi e imparano a far conoscere al mondo (nel senso più ampio del termine!) chi sono gli influencer e i tiktoker, chi li precede non si capacita ancora dei loro guadagni! Chi conosciamo tra loro? Bebe Vio ed Elisa Maino, ad esempio. (in foto 4 Tomb Raider – uno dei 10 videogiochi più gettonati del 2010)

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Foto 4 

GENERAZIONE ALPHA (dal 2011 in poi)
Ultima, ma non ultima chi appartiene a questa generazione sono i bambini che frequentano oggi la scuola primaria, le loro manine hanno toccato prima un tablet che una penna, per loro “famiglia” è termine/concetto “ampio”. La parola che sentono e utilizzano di più è “condivisione” è la generazione più veloce ad accedere alle informazioni e tendono ad imparare a leggere prima.
Questi possono essere spunti per un approfondimento che tende ad innovare e a generare cambiamenti, ma solo se conosciamo il passato e immaginiamo nuovi scenari futuri possiamo promuovere opportunità di crescita per le generazioni che verranno qualsiasi esse siano.

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Foto 5 

 

Fonte di riferimento: Pierantoni «Come gestire 5 generazioni in azienda», 2015, GiveMeaChance editoria on line www.afi.it

A cura di Cosp Verona – Lisa Conforto

 

 

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