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Lavorare come copywriter: parole e creatività al passo coi tempi

Parliamo dei cambiamenti e delle numerose sfide affrontate da questa figura professionale sempre in divenire.

Creatività, senso del ritmo per le parole, attenzione a ciò che accade attorno. Questi, ma non solo, rappresentano gli ingredienti principali del lavoro di un/una copywriter.

Partendo dalla definizione più letterale: il/la copywriter si occupa della cosiddetta scrittura pubblicitaria, ossia la scrittura che deve affascinare e prima di tutto attrarre l’attenzione sul prodotto, progetto o azienda che stiamo promuovendo. In realtà il copywriter si occupa di testi efficaci, di carattere più o meno promozionale e persuasivo, sia online che offline. Non parliamo solo di brochure, volantini, cartelloni pubblicitari ma anche e ormai soprattutto di social media, schede di e-commerce, testi di newsletter, siti web. Vengono, ad esempio, definiti SEO copywriter coloro che ottimizzano i testi per i motori di ricerca.

Copywriting è un termine ogni tanto frainteso, spesso abusato (magari per gonfiare il proprio curriculum vitae), che porta in spalla una storia densa di mutamenti. E proprio per stare al passo coi tempi ha dovuto non solo giocare d’anticipo sulle intuizioni da acciuffare ma anche adeguarsi ai nuovi mezzi di comunicazione, accogliendo i cambi di rotta incontrati durante il percorso.

Un conto era lavorare come copywriter negli anni Settanta o Ottanta, dove il consumismo era un agire quotidiano e dove l’offline regnava sovrano, un conto è fare questo mestiere ai giorni nostri. Il digitale detiene ora un ruolo fortissimo, gli investimenti economici sul fronte pubblicitario sono diversi così come la tipologia di consumatori, i canali di promozione hanno cambiato volto, considerando anche la presenza degli/delle influencer. La competizione inoltre è tanta, così come la fuffa e l’improvvisazione.

Scrittura pubblicitaria: non solo parole ma anche antenne ben alzate

Per chi opera in questo ambito, oltre alla creatività, resta indispensabile l’ottima padronanza della lingua. Parole, frasi, morfologia e sintassi sono infatti al servizio del messaggio da comunicare e che deve impattare sulle emozioni. Se ci sono lacune su questo fronte meglio fare marcia indietro e farsi qualche domanda sulla mansione che si sta ricoprendo.

Il/la copywriter si occupa di realizzare testi e in generale slogan, payoff, naming, fondamentale il lavoro di squadra con l’art director.

Parole ma non solo. Il/la copywriter si confronta con diversi elementi che devono amalgamarsi bene con il testo prodotto al fine di raggiungere un risultato ottimale. L’idea può essere partorita da soli ma poi si deve conciliare con tutta una serie di tasselli che fanno parte del lavoro di realizzazione del progetto. Pensiamo, ad esempio, alle immagini che affiancano il testo, ai video, alla storia dell’azienda o del prodotto che stiamo promuovendo, agli obiettivi che dobbiamo raggiungere, ai reali mezzi a disposizione.

Non da meno dobbiamo tenere conto del momento storico in cui siamo inseriti. Slogan che potrebbero risultare intuitivi e frizzanti in un dato periodo, in un altro possono suonare fuori luoghi se non deleteri. In particolare durante questa delicata fase segnata dalla pandemia è fondamentale non scadere nel retorico ma nemmeno in proposte che rappresentino un autogoal dal punto di vista della credibilità e dell’empatia.

Essere copywriter oggi: un ventaglio di sfaccettature

Affacciandoci sul panorama dei creativi della parola, scopriamo un mondo molto variegato. A livello contrattuale i/le copywriter possono essere freelance con partita iva oppure dipendente d’azienda, riguardo al percorso formativo c’è chi ha frequentato corsi specifici, chi ha imparato il mestiere facendo gavetta sul campo, non manca infine chi ha studiato da autodidatta. Ci sono copywriter che fanno questo come lavoro esclusivo, altri che si configurano come figure ibride dividendosi con altri lavori affini o del tutto diversi. C’è chi guadagna molto e chi poco e chi viaggia nella media. Ci sono professionisti che raggiungono traguardi importanti e altri che convivono con una costante precarietà. Alcuni sviluppano progetti in autonomia, altri si legano a una o più agenzie di comunicazione. Non manca infine chi s’improvvisa e chi ha il colpo di fortuna, così come accade in tanti ambiti lavorativi.

Il mondo del copywriting ha le sue ombre e luci, tra sfide da affrontare e soddisfazioni da mettere a segno. Quello che non deve mancare mai è una spinta creativa unita alla passione insieme a una buona dose di realismo, quello che ricorda ogni giorni che non si smette di imparare mai.

                                                                                                                                     Sara Bellingeri

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO, FORMAZIONE POST-DIPLOMA, FORMAZIONE PROFESSIONALE