
Vita da... Fashion designer!
Intervista a Barbara Corradini
Nata a Milano ma naturalizzata veronese, Barbara Corradini ha intrapreso gli studi artistici per poi specializzarsi nella moda al Marangoni di Milano. Ha lavorato nel Prêt-à-porter per molti anni con nomi importanti come Fendi, Laura Biagiotti, Emanuel Ungaro, Mila Schön e oggi è Art director dello studio stilistico Generazione Italiana che realizza collezioni uomo e donna per brand internazionali.
Da oltre 10 anni collabora con le più rilevanti scuole di design come docente ed è Direttore didattico del Re Art Fashion Institute di Verona.
1. Quali sono le figure professionali che lavorano nel settore moda?
Le figure professionali sono moltissime e si muovono su flussi tipicamente industriali. Il ruolo più conosciuto appartiene a chi si occupa della progettazione di collezioni che viene affidata agli Art director e ai Fashion designer o Stilisti. Con loro si devono confrontare i Grafici che si occupano di stampe e ricami, i Product manager che controllano i costi e la produzione creando delle schede di lavorazione, i Modellisti industriali che trasformano un disegno in un modello tridimensionale adatto al corpo umano e i Sarti industriali che confezionano i capi campione per testare la fattibilità di un’idea. Poi c’è la fase della presentazione che coinvolge i Fashion show designer ovvero coloro che organizzano ed elaborano la regia di una sfilata, gli Stylist che trovano i giusti abbinamenti nelle presentazioni e negli shooting fotografici, i Sarti alta moda che si occupano dei capi su misura da preparare poche ore prima del catwalk , i Fotografi fashion con i Fashion editor che lavorano per le testate giornalistiche dedicate alla moda e infine ovviamente i Modelli runway e i Fotomodelli. Nella fase di retail sono diventati fondamentali i Visual e i Visual merchandiser che imprimono un’immagine ben definita a negozi e vetrine organizzando in maniera scientifica la vendita. La formazione nell’abbigliamento è richiesta anche ai Sale manager responsabili degli acquisti e dell’organico nei punti vendita.
2. Quale percorso di studi/formazione è necessario intraprendere per lavorare nel settore moda?
La formazione richiede un approfondimento su molte materie che non sono necessariamente artistiche. Sociologia, psicologia, storia, letteratura, informatica, marketing hanno un’importanza fondamentale nella progettazione che trova la sua espressione nel disegno e nella confezione. Per cui è preferibile avere un diploma prima di specializzarsi nel settore moda. Le scuole a disposizione sono molte e purtroppo quasi tutte private. Per chi può permettersi questo percorso consiglio un programma di almeno tre anni, ma se non è possibile ci sono molti corsi regionali che danno la possibilità di apprendere le nozioni base per iniziare un tirocinio all’interno di una azienda d’abbigliamento e costruire una strada del tutto personale.
3. Come cercare lavoro nel mondo della moda?
Come in qualsiasi altro settore bisogna iniziare con molta umiltà e curiosità. La possibilità di lavorare per grandi brand nasce dal percorso che si è intrapreso. Iniziare un tirocinio vicino a un professionista, imparare a conoscere le materie prime, instaurare un rapporto di lavoro corretto con i colleghi, capire le dinamiche di vendita, osservare i metodi di progettazione di una collezione sono elementi fondamentali che si apprendono in diversi anni d’esperienza. La possibilità di mandare un curriculum ed essere chiamati a un colloquio è molto alta, ma per essere confermati ci vuole molta passione e determinazione.
4. Quali sono/saranno le figure professionali del settore moda maggiormente richieste dal mercato del lavoro attuale/futuro?
Le figure che richiede il mercato sono quelle che ho già citato, ma viene fatta una grossa selezione sulle persone che questo lavoro lo vivono come uno stile di vita, una passione. La moda è il settore che guarda sempre al futuro, che crea innovazione, che provoca scandalo per arrivare a nuovi canoni estetici. Il creativo si nutre di tutte le informazioni che gli arrivano quotidianamente, cercando di trovare una sua interpretazione per immaginare il domani: musica, arte, cinema, teatro, letteratura, danza, mostre, fatti di cronaca, fotografia, politica, economia, scoperte scientifiche e mille altre cose trasformano ogni giorno la nostra vita a una velocità esponenziale e l’abbigliamento è lo specchio di questo cambiamento. Non è possibile rimanere ancorati al passato, bisogna evolversi insieme alla società e alle sue esigenze. La moda e il turismo sono i settori trainanti dell’economia italiana, l’alta professionalità è una condizione essenziale per poterci lavorare.
5. Aspetti positivi e punti deboli del lavoro in questo settore
Il lato positivo per chi lavora nella moda è la possibilità di trasformare con il tessuto una persona e comunicare esattamente quello che vuole interpretare in quel momento. Se voglio essere sportiva durante una pausa, se devo sottolineare la mia serietà in ufficio, se ho bisogno di sentirmi libera da ogni regola, se interpreto un ruolo seducente per la serata lo posso fare con un semplice cambio d’abito. E’ come avere una ‘’bacchetta magica’’ che permette di entrare in ruoli completamente diversi durante la stessa giornata. I lati negativi sono la forte competitività che regna in questo ambiente e la scarsa disponibilità di tempo libero. Per portare a termine un progetto non ci sono pause o impegni personali che possano ritardare la consegna.
6. Qual è il suo motto?
Cerca la bellezza nell’equilibrio. Vivi il presente, vivilo bene, fai star bene le persone intorno a te.
Per saperne di più sul lavoro di Barbara: https://www.ffashiondesigners.com/barbara_anna_corradini/
? Crediamo che conoscere da vicino le professioni che si aspira a svolgere nel futuro, o scoprirne di nuove, possa essere d'aiuto per la scelta del percorso di studi. Per questo nel nostro Blog condividiamo testimonianze come quella di Barbara, Rossana (copywriter), Gaia (storyteller), Francesca (giornalista),...
A cura di Rosamaria Provenzale
PONTE CON LE AZIENDE, FORMAZIONE POST-DIPLOMA, PERCORSO PROFESSIONALE